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La bellezza dei borghi d’Abruzzo

I borghi Abruzzesi sono un vero mistero esplorativo, il territorio è ricco di storia incastonata fra i verdi pendii del territorio, non a caso viene chiamato anche Regione Verde d’Europa. In questa regione infatti troviamo tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e 38 tra oasi e riserve regionali e statali. In totale le aree protette in Abruzzo rappresentano circa il 30% dell’intero territorio regionale.

L’Architettura dei borghi si incastona perfettamente nel verde del territorio e si caratterizza da una sedimentazione abitativa a mo’ di raggera dove al centro come da prassi risalente all’ antico Medioevo si apre uno “slargo” successivamente indicato come Piazza. Il nucleo che nel Medioevo si costituì intorno alle piazze, rappresentò inevitabilmente il baricentro di sviluppo delle città, di lì si muovevano le fila delle strade e conseguentemente venivano collocati i fabbricati di maggior importanza dalle Chiese ed il Palazzo del Municipio, agli edifici Nobiliari e man mano i fabbricati di minor prestigio.

Le abitazioni in prevalenza sono adiacenti fra loro alternate da vicoli o “ruelle”, piccoli passaggi che attraversano il borgo in maniera trasversale; In alzato gli spazi si distribuiscono sui 3 o 5 livelli di piccola metratura, le mura sono in pietra con solai in putrelle (travi in legno o ferro ) e voltine in mattoni o in alternativa con copertura a volta, la distribuzione interna solitamente è suddivisa per piani dal piano terra adibito a cucina sino ad arrivare ai piani superiori con soggiorno e camera da letto.

Per quanto concerne i borghi, l’Abruzzo si posiziona al 2° posto, con i sui 22 Borghi per l’associazione i “I borghi più belli d’Italia“, associazione privata che promuove i piccoli centri abitati italiani, che hanno la qualifica di “spiccato interesse storico e artistico”.

Fra i principali Borghi possiamo sicuramente citare:

Il borgo di Anversa degli Abruzzi

Territorio della comunità montana Peligna ospita la Riserva naturale delle Gole del Sagittario. Partendo dal centro storico con la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, originaria del XVI secolo, con il portale rinascimentale in pietra calcarea datato 1540, e lo splendido rosone del 1585, salendo per le strette vie che portano alle rovine del castello normanno, distrutto dal terremoto del 1706, si apre il Belvedere sulle Gole del Sagittario.

Il borgo di Santo Stefano di Sessanio

Costruito in pietra calcarea bianca situato nella parte meridionale del Parco Nazionale del Gran Sasso, il nome deriva da una corruzione di Sextantio, piccolo insediamento romano situato nei pressi dell’attuale abitato. Il simbolo di Santo Stefano di Sessanio è la torre di avvistamento, erroneamente detta Torre Medicea, posta in cima al borgo, dalla cui sommità si può godere di uno straordinario panorama che abbraccia le valli del Tirino.

Il borgo di Crecchio

 

Un borgo Medievale dominato dal Castello Ducale De Riseis-D’Aragona, sorge nell’area che dalla Maiella si protrae verso l’Adriatico. Piccolo ma ricco di dimore storiche. Tra gli edifici più importanti del borgo c’è sicuramente la chiesa di Santa Maria da Piedi, situata a ridosso della Porta da Piedi, da cui prende il nome, oggi sconsacrata e utilizzata come auditorium, la chiesa del Santissimo Salvatore, a metà strada tra il Castello e la chiesa di Santa Maria da Piedi, con la sua facciata in sobrio stile barocco, e il Santuario di Santa Elisabetta, che sorge a breve distanza dal centro storico, al cui interno è conservata una statua quattrocentesca della Santa ed alcuni ex voto del XIX secolo.