Lussemburgo: Esempio storico per l’Ucraina, di resa e concordia costruttiva
Sviluppiamo un micro pensiero già collocato nello scorso numero, Maggio\Giugno 2023, di LUX\ABRUZZO dove a pag. 12 abbiamo rappresentato il virtuosismo storico Lussemburghese all’insegna dell’Economia della Concordia”. Ma la storia appartiene ai Macro visionisti, mentre l’avidità temporale è sempre causa di tragedie storiche. Le scelte e i comportamenti degli uni e degli altri influenzano l’Economia di breve e lungo periodo.
L’economia è causa ed effetto degli equilibri e delle stabilizzazioni verticali ed orizzontali, tra i popoli, con le loro tradizioni, le loro aspirazioni e pulsioni di supremazie e prevaricazioni occulte o palesi.
L’economia della concordia e convivenza di un popolo si basa su un costante equilibrio, tra necessità, scelte e visioni micro e macro.
Ma quando queste ultime vengono affidate con gli strumenti della democrazia ai campioni e spietati performisti delle microeconomie personali, si innescano contraddizioni e meccanismi implosivi di quelle macro.
I contrasti tra popoli, come quelli di diverse nazioni, soggiacciono alle stesse logiche: i divisionisti micro-possessori di poteri decisionali macro.
I dittatori esprimono le più classiche icone di tali soggetti. Le democrazie, purtroppo, solo in teoria assicurano il giusto equilibrio ma in pratica moltiplicano strutturalmente e spesso invisibilmente gli stessi effetti delle dittature, con l’aggravante della immunità della rappresentanza democratica.
Le perfezioni vengono espresse dalle Monarchie, costituzionali o parlamentari che siano, perché garantiscono, per genesi, visione e missione macro delle scelte.
Le monarchie non esprimono conflitti tra Privato e Pubblico semplicemente perché i due status coincidono. E ogni deriva assolutistica verso la visione e le attuazioni micro si rivela facilmente individuabile e populisticamente contrastabile.
Nelle micro derive democratiche, dove la propensione di ognuno a pensare più per sé che per la collettività, assume la connotazione endemica, le uniche rivoluzioni populiste possibili sono quelle di sostituire i batteri sociali con altri altrettanto voraci.
Le Monarchie o i Granducati sono organizzazioni istituzionali batteriologicamente puri o comunque sanificanti, perché radicano le sorgenti antibiotiche, sempre attive ed efficaci.
Ma qui ora interessa far luce sulla migliore, più razionale e più veloce via della Pace per l’Ucraina.
Un freddo, lucido e razionale approccio a tale esito della guerra in corso va fondato sul principio della convenienza Macro sia territoriale sia soprattutto temporale.
Ostacolo all’attuazione di tale principio è o può essere solo l’ego-visione del titolare delle decisioni.
La vita di un Popolo e di una collettività nazionale non può essere considerata alla stregua di barricate protrettici del territorio geopolitico che ne delimiti l’esercizio della sovranità.
La sovranità dei morti toglie valore a qualsiasi territorio e mette in forse la pacifica sopravvivenza degli scampati.
Di fronte, quindi, ad un aggressore assetato di territorio e molto più dotato, appare razionale ed intelligente cedere una fetta di territorio, contro la garanzia di pacifica fruizione del territorio residuo.
Poi, visto che i macro interessi in gioco sono multinazionali con alcune di queste Nazioni che hanno ritenuto e ritengono di impiegare ingenti risorse per la protezione dell’Aggredito, è bene che queste risorse, anziché essere impiegate per infittire le morti e le distruzioni, vengano utilizzate per la ricostruzione infrastrutturale, fisica e morale, del Popolo Ucraino aggredito.
Una ricostruzione da condire con istituzione di Zona Franca, per tutta l’UCRAINA, da beneficiarne, previa adesione alla UE, con agevolazioni fiscali e tariffari atti ad attrarre e tutelare capitali e investitori per un tempo sufficiente al ristoro di tutti i danni e devastazioni subite.
In tal modo, l’Ucraina verrebbe eretta a capitale finanziaria dell’Est del Mondo, con dotazione e continua formazione e assistenza ad accrescere la forza gravitazionale di flussi di ricchezze protette e investitori per il Territorio bonificato, ripulito e assai prolifico.
Il Know How storico del Granducato Lussemburghese potrebbe costituire un proficuo supporto alla formazione della funzionale burocrazia necessaria per passare da una Economia e Società di Guerra ad una organizzazione sociale pacifica ad elevato potenziale di sviluppo.
Tale accelerata riconversione della Economia e della Società Ucraina andrebbe, se voluta, oltre l’Utopia condivisa, facilitata dagli odierni fornitori di Armi per uccidere e farsi uccidere.
In questa ottica ed in questo senso la “Bandiera Bianca” suggerita da Papa Francesco potrebbe avere senso e rappresentare il puro specchio per i vinti ed i vincitori: tra i primi i costruttori di Morte e tra i secondi le popolazioni Ucraine e Russe.
Gennaro Baccile – Economista Giurimetrico Lussemburgo – Ortona 11\3\2024