Mostre da visitare, ingresso libero - Abruzzo/Lussemburgo
Galleria VISTAMARE
PESCARA
MARIA LOBODA
Ours to Keep
Dal 02.12.2024 Al 09.05.2025
È la prima mostra personale di Maria Loboda nella sede della galleria a Pescara. La mostra indaga una serie di concetti, tra cui il possesso e la ricerca di desideri sfuggenti. Nel lavoro di Loboda il linguaggio e la comunicazione giocano un ruolo importante. I titoli delle opere e delle mostre sono scelti con attenzione e aiutano il visitatore a decifrare la complessità della narrazione creata dall’artista.
“Cerco sempre di costruire la mostra intorno ad una storia breve – un haiku per così dire – in modo che le opere interagiscano e stiano le une accanto alle altre”.
È come se l’artista fosse intenta a scrivere e riscrivere delle storie straordinarie, per poi manipolarle, distorcerle o renderle disfunzionali affinché possano prendere vita. Nelle sue opere Loboda utilizza un vocabolario singolare che attinge da un’ampia gamma di influenze culturali, dall’antichità ai nostri giorni.
La mostra include installazioni site specific e nuove opere create appositamente per gli spazi, oltre a opere fotografiche precedentemente presentate al Ujazdowski Castle Centre for Contemporary Art, a Varsavia, in occasione della sua prima mostra in Polonia nel 2019.
Queste fotografie ritraggono una persona che guarda le pagine di un catalogo sotto le lenzuola con l’aiuto di una torcia. Questo piacere clandestino diventa quasi un atto sensuale, solo che in questo scenario l’oggetto del desiderio non è una rivista erotica, ma un catalogo museale di ceramiche reali coreane celadon. La distintiva tonalità verde pallido delle ceramiche celadon era considerata colore della trascendenza, quasi impossibile da descrivere o da riprodurre. Queste ceramiche erano tenute in grande considerazione nelle corti imperiali perché si riteneva avessero proprietà mistiche, come la capacità di proteggere chi le guardava: il loro smalto diventava più scuro o si frantumava a contatto con il cibo avvelenato.
Bruce Chatwin, di cui Loboda è un’ammiratrice, ha iniziato la sua carriera come scrittore di testi per cataloghi in una casa d’aste. I suoi scritti hanno dato il via all’interesse dell’artista per il linguaggio della catalogazione, descrittivo e seducente al tempo stesso. Questo linguaggio specifico è utilizzato per creare un’immagine vivida dell’oggetto nella mente del lettore che non può vederlo di persona. L’artista si confronta con questa capacità di suscitare attrazione collocando oggetti da osservare a distanza all’interno di stanze inaccessibili.
Dopo aver appreso che lo spazio della galleria era stato in precedenza un negozio di antiquariato, l’artista ha utilizzato vecchi mobili come parte dell’installazione, accostandoli a nuove sculture in vetro a forma di serpente, “The Fanciers”. Queste enigmatiche figure sono come guardiani di piccoli elementi ordinari che trasformano in inafferrabili manufatti preziosi (Objets de Vertu). I serpenti incarnano il duplice ruolo di custodi e creatori delle nostre fascinazioni.
Galleria VISTAMARE
Largo dei Frentani, 13
65127 Pescara
T+39 085 694570 – 085 4554401
info@vistamare.com
Orari di Apertura:
Monday 9:30am – 1:30pm
Tuesday – Friday 10am – 1:30pm | 3:30pm – 7:30pm
Cover Ph: Maria LOBODA
Lussemburgo
CASINO LUXEMBOURG
Dal
Al
Une expérimentation curatoriale
« Alors que nous étions à la recherche d’un titre pour ce projet, nous étions soudainement happé·e·s par le « boogie ». Les significations du mot sont multiples. De la référence musicale apparente à l’une des dernières œuvres de Mondrian, en passant par Dragon Ball Super, une orthographe datant de la fin du dix-neuvième siècle pour signifier une boule de mucus dans le nez, un personnage de dessin animé argentin utilisé comme une parodie de l’extrême droite, le titre d’un film de Paul Thomas Anderson de 1997, une récente exposition de l’artiste Alexis Blake, et probablement d’autres à découvrir et à approfondir…
Boogie, est vivant, complexe et évolutif. Certaines connotations plus agréables que d’autres. Il s’agit de reconnaître ses diverses facettes, de suivre son rythme et d’embrasser sa complexité, ses résonances et dissonances. Ne soyons pas dupes, on tâchera de ne pas être passif·v·e·s. Boogie, prospèrera tant qu’on s’engagera. Son rythme est graphique, sa tonalité ronde dans la bouche.
Notre exploration du Boogie, tente de susciter des nouvelles perspectives sur l’expérimentation curatoriale. Nous le voyons comme une méthode pour insuffler à notre travail des spontanéités uniques. Ainsi, les espaces d’exposition du rez-de-chaussée se transformeront en laboratoire d’expérimentations curatoriales et artistiques que la méthode du Boogie, viendra articuler. Des collaborations avec des artistes et autres créatif·v·e·s sont en cours et se préciseront tout au long de l’aventure. »
En cours :
Christine Sun Kim, David Bernstein, Stephen Korytko, Nicholas Vargelis, Jules Maillot
Christine Sun Kim propose une fresque commandée intitulée Ghosted in the Shell. Avec David Bernstein, nous réactivons la sculpture Hammama’s Boy, tandis que le réalisateur local Stephen Korytko signe la bande annonce de Boogie,. Nicholas Vargelis tamise les salles d’exposition avec l’installation lumineuse F For Fake of 20th Century Light, tandis que Jules Maillot concocte la bière Milk the Funk.
LINK: https://vimeo.com/1019836345
Image : écriture sténographique du mot « boogie »
En cours :
Christine Sun Kim, David Bernstein, Stephen Korytko, Nicholas Vargelis, Jules Maillot
Christine Sun Kim propose une fresque commandée intitulée Ghosted in the Shell. Avec David Bernstein, nous réactivons la sculpture Hammama’s Boy, tandis que le réalisateur local Stephen Korytko signe la bande annonce de Boogie,. Nicholas Vargelis tamise les salles d’exposition avec l’installation lumineuse F For Fake of 20th Century Light, tandis que Jules Maillot concocte la bière Milk the Funk.
Image : écriture sténographique du mot « boogie »
Casino Luxembourg
info@casinolouxembourg.lu
T +352 22 50 45