AEROPORTO D’ABRUZZO > PESCARA DALLA PERIFERIA AL CENTRO
Classico non luogo, con i tipici suoi spazi pensati per fini specifici (trasporto, transito, commercio, tempo libero), l’Aeroporto di Pescara è fulcro di importanti connessioni urbane.
In modo ricorrente, l’attraversamento di un aeroporto si snoda tra ampie aree di scorrimento e zone di transizioni rapide, di deflusso. Al suo interno si delineano confini sottili, tra il dentro e il fuori, tra l’urbano e l’extraurbano, tra le delimitazioni e le tante altre direzioni.
Presto, da semplice area periferica, l’aeroporto evolve per diventare zona di smistamento verso altre periferie o diversificate ulteriori aree urbane.
Le numerose zone multifunzionali e costantemente attraversate offrono spunti sulla città contemporanea alla quale l’aeroporto resta connesso, in uno scambio simbiotico, quello stesso che lo rende centro di relazioni oltre che cerniera tra hinterland e sobborghi, generando movimento e connessioni che fungono da spina dorsale, per eventi e proposte creativi.
L’aeroporto si configura così come luogo d’incontro, dove l’arte contemporanea diventa trait d’union, tra periferia e centro urbano, fruibile al passaggio in modo subliminale e profondo. Eventi, progetti, performance e azioni creano quel contesto sperimentale per cui la connessione tra aree viene scandita dall’azione e dal tempo con un ritmo calibrato.
L’ARTE, CERNIERA E PONTE

Nei non-luoghi, l’arte rappresenta il tempo, quale interstizio e elemento di connessione.
Nell’attraversare gli spazi pubblici, il fruitore si immerge e osserva, coglie dettagli che stimolano la connettività del pensiero laterale. L’efficacia dell’esperienza, nel percorrere cortili, vicoli, hangar, si esprime nel piacere di osservare e sentirsi un tutt’uno col circostante, fino a condividerne presto l’esperienza del percorso.
La connessione culmina in un momento di accelerazione delle relazioni collaborative e partecipative, ulteriormente stimolate dall’arte interattiva, immersiva e coinvolgente, tra luoghi diversi, alla fine connessa da un unico riconoscibile segno. L’aeroporto, quantunque zona di deflusso urbano, con l’arte contemporanea diventa centro di aggregazione di pensieri e persone, unisce sensibilità diverse, alimentando vibrazioni molteplici.
Dunque l’aeroporto si configura come luogo di incontro dove l’arte diventa trait d’union tra periferia e centro urbano, fruibile al passaggio in modo subliminale e profondo. Eventi, progetti, performance e azioni creano quel contesto sperimentale in cui la connessione è scandita dall’azione e dal tempo, con ritmo calibrato e vibratile.
Gli artisti e i loro progetti rappresentano la contemporaneità, fungono da cerniera e da ponte, con le loro proposte che connettono le periferie urbane al centro della città.

ArtBox PROJECT 2024 > I Edizione
Artisti italiani e stranieri presentano, in ArtBox, annualmente nell’Aeroporto di Pescara, installazioni site-specific, con attività e progetti distribuiti all’interno, rintracciabili ancor di più tra spazi marginali e ampie aree, che assegnano al luogo un nuovo ruolo, quello di produzione di idee,
Nel 2024, in ArtBox è stata installata sulla vetrata del box d’ingresso dell’aeroporto, Skateboarding is not a Crime, opera su vetro di Alessandro Gabini, di fronte all’area degli imbarchi.
Il box presenta l’ulteriore istallazione di una Rete costruita in 3D, rovesciata, che cita il mare e le architetture dei Trabocchi posizionate lungo la Costa Adriatica, da Pescara a Termoli. Tutto nella semantica dei segni della città destinati ai passeggeri che possono ad ogni sbarco comprendere che la città vive sul mare. A completare il progetto, l’inclusione dell’e-bike, UNICA6, dal design contemporaneo funzionale, e mezzo sostenibile odierno del trasporto adatto a fare sport ovunque.

Adriana Martino
Curator ArtBox Project
Pescara Airport
Pescara, 20 Gennaio 2024